Sinossi
Esistono pochi casi reali di bambini cresciuti da soli nella natura o allevati dagli animali. È accaduto che siano stati cresciuti da lupi, cani, scimmie, animali della Savana. Le loro storie si perdono nel tempo tra cronaca e leggenda, tra sogno e realtà. Qui abbiamo il dono del teatro che fa esistere per un’ora nel rito antico e carnale del racconto, del corpo dell’attore e del respiro del pubblico la storia di un bambino rimasto orfano nella foresta del Congo e cresciuto volando da un albero come le scimmie. Tarzan, era lo strano verso che facevano le scimmie per chiamarlo o indicarlo.
Questo spettacolo racconta la sua storia, nuda e cruda, senza nessuna concessione alle promesse degli adulti e del progresso. Con il più grande amore per il mistero intoccabile della crescita, dell’umano e della nostra Terra.
Altre informazioni
Lo spettacolo sostiene Survival International, il movimento mondiale per i popoli indigeni, e la sua campagna per un nuovo modello di conservazione, efficace e rispettoso dei popoli indigeni, contro la conservazione coloniale che ruba la terra ai popoli nativi che la custodiscono e la abitano da sempre.
Liberamente ispirato a Tarzan of the Apes di Edgar Rice Burroughs
Spazio scenico Deni Bianco e Luigi D’elia
Luci Paolo Mongelli
Organizzazione Francesca Vetrano e Sabrina Cocco
Foto Eliana Manca
Una coproduzione Teatri di Bari e INTI
Con il sostegno di Giallo Mare Minimal Teatro Empoli
Nell’ambito del progetto “Residenze” Art. 43 Mibact-Regione Toscana
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