Sinossi
‘Polli d’allevamento’, rappresentato nel corso della stagione teatrale 1978/1979, è stato sicuramente uno dei più importanti spettacoli scritti e interpretati da Giorgio Gaber negli anni ’70 e chiude un decennio contrassegnato da eventi teatrali memorabili iniziati con ‘Il Signor G’ e proseguiti poi con ‘Dialogo tra un impegnato e un non so’, ‘Far finta di essere sani’, ‘Anche per oggi non si vola’ e ‘Libertà obbligatoria’.
È proprio nel corso di quegli anni che Giorgio Gaber si afferma come protagonista assoluto del teatro italiano e al tempo stesso come riferimento critico ed illuminante per un’intera generazione che lo ha costantemente accompagnato nel corso del decennio.
Con ‘Polli d’allevamento’ accade qualcosa di importante e di decisivo nel percorso critico e intellettuale dell’Artista e del suo co-autore Sandro Luporini. La polemica nei confronti di una ‘razza’ alla quale si erano sentiti legati da un totale, per quanto critico, senso di appartenenza, arriva qui al suo massimo livello espressivo. E da quel ‘noi’ attraverso il quale fino ad allora si erano espressi, gli autori passano ad un irrimediabile e definitivo ‘Io’ sempre più isolato, polemico e antagonista. Infatti…
Il titolo stesso annuncia una presa di distanza da quel movimento giovanile che andava via via trasformandosi. Per le strade e nelle piazze non si parla quasi più della vita. Alcuni scelgono strade prettamente politiche, altri prendono posizioni di tipo misticheggiante. Quello che in ‘Libertà obbligatoria’ era un sospetto di massificazione qui si trasforma da una parte in un velleitario intervento politico, dall’altra in uno scadimento inerte che assomiglia sempre più ad una moda. (Giorgio Gaber e Sandro Luporini).
Altre informazioni
Produzione Fondazione Giorgio Gaber
Basi musicali originali arrangiate da Franco Battiato e Giusto Pio
L’incasso del 29 ottobre sarà devoluto alla Fondazione Italiana Linfomi – FIL
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