«Milano, Dicembre 1630
Nonostante il Marchese Ludovico Acerbi fosse morto da anni, mentre la peste si diffondeva, in molti sostenevano di sentir riecheggiare nella notte la musica dei banchetti fuori dal suo palazzo o di esser stati quasi travolti dalla sua carrozza, disposti a giurare che quell’uomo non solo fosse vivo, ma che fosse IL DIAVOLO!»
La Compagnia che dopo 68 anni ha riportato in Italia l’antico teatro della cronaca nera e dell’orrore, il Grand Guignol, torna, con uno dei suoi maggiori successi nella suggestiva cornice del Castello Sforzesco.
Attraverseremo la storia della città di Milano attraverso i miti e le leggende che hanno per protagonista il più celebre dei suoi abitanti, il DIAVOLO. Seguendo differenti tecniche che uniscono la novellistica medievale, la commedia dell’arte e la pantomima, in scena, quattro leggende nate nei luoghi emblematici della città: l’antica Medhelan e il mito del Drago Tarantasio, le tentazioni dei Santi Ambrogio e Pietro da Verona attraverso le testimonianze presenti nelle basiliche in cui vissero e predicarono, la nascita del Duomo di Milano per mano di Gian Galeazzo Visconti ambientata misteriosamente proprio tra le mura viscontee del Castello Sforzesco e infine la storia de “il barbùn del navili”, che porterà il pubblico dalle Colonne di San Lorenzo alla prima metà del ‘900.
Disegno luci Martino Minzoni
Produzione Teatro Spazio Tertulliano
In scena presso il Cortile delle armi
Durata Spettacolo 90 minuti
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