Piccolo Teatro Studio Melato

Piccolo Teatro - Studio Melato, Via Rivoli, Milano, MI, Italia

La morte a Venezia – Libera interpretazione di un dialogo tra sguardi

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Informazioni

Una macchina fotografica su un treppiede al limitare delle onde e uno scrittore che muore su una spiaggia per aver mangiato delle fragole contaminate dal colera, simbolo dell’inesplorato che giace in ognuno di noi.
Non si tratta di un adattamento teatrale de La morte a Venezia, ma di un percorso scenico – liberamente ispirato al romanzo di Thomas Mann – che combina tre diversi linguaggi: parola, danza e video. Distaccandosi dal tema dell’omoerotismo e della differenza d’età, rimane l’incontro a Venezia tra Gustav von Aschenbach e Tadzio. Rimane la morte.
Dopo aver attraversato, con HEDDA. GABLER. e COME TREMANO LE COSE RIFLESSE NELL’ACQUA, le parole di Ibsen e Čechov, Liv Ferracchiati – nostro artista associato – sceglie ora di raccontare la difficoltà di scrivere e come questa fatica, alla fine, sia squarciata da momenti rari, bellissimi e terribili, costellati da incontri con altri esseri umani.

Altre informazioni
Ispirato a La morte a Venezia di Thomas Mann
Movimento Alice Raffaelli
Dramaturg Michele De Vita Conti
Aiuto regia Anna Zanetti / Piera Mungiguerra
Assistente alla drammaturgia Eliana Rotella
Scene Giuseppe Stellato
Costumi Lucia Menegazzo
Luci Emiliano Austeri
Suono spallarossa
Voce di Tadzio Weronika Młódzik
Consulenza letteraria Marco Castellari
Produzione Spoleto Festival dei Due Mondi, Marche Teatro, Teatro Stabile dell’Umbria, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini
In collaborazione con Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa

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