«Il labirinto è stato creato per difendere gli uomini dal Minotauro, ma anche per difendere il Minotauro dagli uomini.» Dürrenmatt rinchiude il Minotauro in un labirinto di specchi, ma le sue immagini lo fanno sentire ancora più solo. Quando arriva Teseo, il Minotauro gli va incontro fiducioso, ma viene pugnalato alle spalle. Nel racconto di Borges, il Minotauro riesce ad uscire dal labirinto, ma le reazioni della gente sono così violente che il Minotauro torna a rifugiarsi nella sua prigione: il labirinto è stato creato per difendere gli uomini dal Minotauro, ma anche per difendere il Minotauro dagli uomini. Il centro dello spettacolo è la “diversità” e le paure che essa genera. Si immagina un incontro tra il Minotauro e un Icaro ragazzo, grazie ad un pallone lanciato per sbaglio da Icaro nel labirinto, che però non fugge e giorno dopo giorno impara a conoscere quell’essere rinchiuso e ne diventa amico fino a tentare di difenderlo da Teseo venuto per ucciderlo.
CSS Teatro Stabile di Innovazione del FVG
Testo di Roberto Anglisani e Gaetano Colella
Con Roberto Anglisani
Regia di Maria Maglietta
Musiche e immagini di Mirto Baliani
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