Piccolo Teatro Strehler, Largo Greppi, Milano, MI, Italia
In FRATERNITÉ, Conte fantastique, Caroline Guiela Nguyen – classe 1981, autrice e regista di cinema e teatro, artista associata del Piccolo – immagina che un’improvvisa catastrofe si sia abbattuta sull’umanità: nel corso di un’eclisse, durata una manciata di minuti, la metà degli abitanti della Terra è scomparsa. Chi è rimasto non sa dove si trovino le persone care sparite: prova solo un immenso e insanabile dolore. I sopravvissuti, che parlano lingue diverse e appartengono a culture differenti, vengono accolti e assistiti nei “Centri di cura e consolazione”, luoghi della memoria, allestiti nelle scuole e dotati di raffinate tecnologie. Qui vengono sorvegliati i sussulti della Terra, si tenta di prevedere le prossime eclissi, si controlla il battito cardiaco degli assistiti, li si aiuta a registrare messaggi da lanciare nello spazio, nel disperato tentativo di rintracciare gli scomparsi. Caroline Guiela Nguyen affida il racconto a una compagnia composta da attrici e attori professionisti e non; lo spunto fantastico è il pretesto per raccontare le vite sospese di quanti ignorano il destino dei propri cari, sorte comune ai migranti, ai profughi, alle vittime delle infinite guerre che infiammano il pianeta. «Amo tutto della parola “fraternità” – dice l’artista. – Mi piace che sia un processo, un progetto che pone la questione dell’alterità, ma anche dell’immediatezza: riconoscere l’altro come fratello, senza esitazione, in quanto componente di uno stesso consorzio umano. Spesso tendiamo a confonderla con “solidarietà”, che è certamente molto bella e molto forte, ma si esaurisce nell’hic et nunc, nel presente. Invece, è possibile nutrire uno slancio fraterno nel futuro e non averlo affatto provato nel passato: amo quella tensione, quell’atto che rimane eternamente sospeso».
Collaborazione artistica Claire Calvi
Scenografia Alice Duchange
Costumi Benjamin Moreau
Luci Jérémie Papin
Creazione sonora e musicale Antoine Richard
Video Jérémie Scheidler
Drammaturgia Hugo Soubise, Manon Worms
Foto Christophe Raynaud de Lage
Produzione Les Hommes Approximatifs
In coproduzione con Odéon-Théâtre de l’Europe, ExtraPôle Provence-Alpes-Côte d’Azur (Piattaforma di produzione sostenuta dalla Regione SUD Provenza-Alpi-Costa Azzurra), La Comédie – centre dramatique national de Reims, Théâtre national de Bretagne – Rennes, Théâtre national de Strasbourg, Châteauvallon scène nationale, Théâtre de l’Union – centre dramatique national du Limousin, Théâtre Olympia – centre dramatique national de Tours, MC2: Grenoble, La Criée Théâtre national de Marseille, Le Grand T théâtre de Loire-Atlantique, Théâtre des Célestins – Lyon, La Comédie de Colmar – centre dramatique national Grand Est Alsace, La rose des vents – scène nationale Lille Métropole Villeneuve d’Ascq, Le Parvis Tarbes Pyrénées, Théâtre national de Nice, Théâtre du Beauvaisis – scène nationale
Coproduzioni internazionali Prospero – Extended Theatre (un progetto cofinanziato dal programma Europe Creative dell’Unione Europea), Théâtre national Wallonie-Bruxelles, Théâtre de Liège, Les théâtres de la ville de Luxembourg, Centro dramático nacional – Madrid, Dramaten – Stoccolma, Schaubühne – Berlino, Théâtre national Dona Maria II – Lisbona, Thalia – Amburgo, Festival Romaeuropa
Con il supporto eccezionale di Direction général de la création artistique
Con la partecipazione di Jeune théâtre national e dell’Institut français – Paris e Ensatt
Durata: 180’ incluso un intervallo
Lo spettacolo è in francese, inglese, arabo, vietnamita, tamil, con sovratitoli in italiano
Piccolo Teatro Strehler, Largo Greppi, Milano, MI, Italia
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