Campo Teatrale

Campo Teatrale, ingresso teatro, Via Pompeo Cambiasi, Milano, MI, Italia

Blue John Canyon

0,0
Applaudito da 0 persone
0 Nel Foyer

Informazioni

Sinossi


Qualche giorno di ferie, un viaggio organizzato che salta e Aron, un giovane ingegnere americano, ne approfitta per dedicarsi alla sua passione di sempre: le scalate.


Arrampicatore esperto che non teme di uscire in solitaria, improvvisa un’escursione nel Blue John Canyon, nello Utah. Lascia detto solo quando ritornerà, ma non dove è diretto: una leggerezza che si trasforma in un pericolo mortale.


Mentre scende in un canyon, sceglie un appoggio instabile e si ritrova sul fondo, con il braccio bloccato dal peso di un enorme masso. A nulla vale provare a smuovere la roccia o inciderla con il coltellino multiuso. Presto Aron deve arrendersi all’evidenza: è intrappolato, ha cibo e acqua per un giorno solo e nessuno sa dove si trova. Quanto può sopravvivere un uomo nel deserto?


Questa è la storia di quelle 127 ore che Aron ha passato intrappolato nel canyon prima di un finale che sarebbe impensabile anche solo da immaginare. Quelle 127 ore diventano per Aron l’occasione per una grande riflessione sulla vita e sulla morte. Diventano per Aron uno spietato pretesto per ritrovarsi di fronte a sé stesso, al proprio ego, per riflettere sul proprio destino e su quanto lui stesso ha fatto per ritrovarsi in quella condizione, sulle sue responsabilità. Sono infine anche l’occasione per riconoscere il valore dei propri affetti, dell’amore che lo lega alle persone che ama e di quanta forza questo può recare.…una forza che lo porterà a scegliere di vivere e a scegliere, per farlo, di affrontare una decisione ai limiti del pensabile, quella di amputarsi il braccio dopo 5 giorni di prigionia in quel budello di roccia e liberarsi dalla morsa che lo ha intrappolato.


La storia di Aron non si riduce ad una semplice storia di sopravvivenza, ma assume caratteri universali e più ampi, nei quali ognuno di noi può riconoscere qualcosa di sé nella condizione umana.


Queste le parole con cui Aron conclude la sua testimonianza: “Quell’incredibile incidente nel Blue John ha cambiato la mia vita, Quelle 127 ore nel Blue John sono state anche la più grande esperienza spirituale della mia vita. Ho imparato tantissimo da quella grande avventura e non ho rimpianti. Tutto quello che è accaduto ha rafforzato semmai la mia convinzione che la vita ha senso se seguiamo fino in fondo i nostri talenti, la nostra passione A costo di dover fare una scelta estrema, tagliare di netto con qualcosa da lasciarsi alle spalle, nel passato. Ogni addio è anche un modo coraggioso e potente per ricominciare”





Altre informazioni



Alla chitarra Massimo Betti

Foyer

Vuoi dire la tua? Partecipa alle Chiacchiere nel foyer