Piccolo Teatro Grassi

Piccolo Teatro Grassi, Via Rovello, Milano, MI, Italia

BAT_Bottega Amletica Testoriana

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Nelle parole di Antonio Latella, che cura il progetto, BAT_Bottega Amletica Testoriana «non è e non vuole essere uno spettacolo, ma uno spazio offerto a chi vuole condividere un percorso di studio volto a qualcosa che ci porti oltre la convenzione della formalizzazione spettacolare, facendo dello studio stesso una vera condivisione con il pubblico. In altri termini, provare ad abitare un contesto di lavoro caro ai nostri maestri, la “bottega”, termine oggi forse desueto, ma che continua a indicare un approccio al fare teatro che ha nella ricerca e nell’apprendimento la propria ragion d’essere, mettendo se stessi totalmente a servizio dell’autore scelto. Il pubblico sarà invitato a prendere parte a questo incontro tra gli otto attori e attrici scelti e la trilogia scritta da Giovanni Testori, in diverse tappe della sua vita, intorno alla figura di Amleto. Tre possibilità di Amleto, tre stazioni dove ciascuna di esse sovverte, riscrive e riflette sulla figura del principe di Danimarca e del suo rapporto con il corpo morto del padre. La prima tappa verterà sul confronto con la sceneggiatura scritta da Testori per un Amleto cinematografico mai realizzato, che proprio grazie a questa “mancanza” rinasce oggi nel suo mistero che la rende unica e forse memorabile. Un testo scritto per il cinema, dove gli attori e le attrici saranno interrogati principalmente su cosa significhi, per loro, rendere teatro qualcosa che all’origine non lo è, e soprattutto come rendere tridimensionale, dotare della profondità del reale, una scrittura nata per il grande schermo. Nella seconda tappa o stazione, affronteremo L’Ambleto nella sua vertigine linguistica che supera il dialetto reinventandosi come lingua madre; probabilmente una delle riscritture più importanti del Novecento. Gli attori e le attrici dovranno abitare questa lingua e provare a renderla accessibile e potente anche per la loro generazione, che per questioni anagrafiche poco conosce la forza evocativa del verbo testoriano. L’ultima tappa metterà invece i partecipanti a confronto con Post-Hamlet, un testo sconvolgente perché, pur parlando di Amleto, lo elimina letteralmente dalla scena. Un testo che si fa essenza, colonna dorsale di un corpo che continua a vagare tra tutti coloro che vorrebbero vegliare sui morti e prendersene cura. Sarà, per gli attori e le attrici, un incontro rivelatore, e speriamo possa esserlo per tutti coloro che verranno a condividere con noi queste stazioni di studio, di fatto qualcosa di simile a un oratorio laico che possa aiutarci a rendere questo percorso un evento che somigli e racchiuda in sé il più possibile il termine “ricerca”. Credo che questa esperienza rara possa essere chiamata “possibilità”; possibilità non solo per gli attori e le attrici e per tutte le maestranze chiamate a farne parte, produttori compresi, ma anche e soprattutto per il pubblico, che potrà farsi, insieme a noi, una sorta di ricercatore capace di accettare e credere più nel rischio dell’avventura che nel risultato. Ogni apertura è una possibilità di studio e di arricchimento per gli interpreti e per gli spettatori, ogni apertura consiste in un affondo diverso e in una nuova scoperta. Darsi, quindi, una possibilità vera per una vera scoperta.»




Altre informazioni
Produzione AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali per Pesaro 2024 Capitale italiana della cultura (progetto di Comune di Pesaro, MIC, Regione Marche, Fondazione Pescheria)

Coproduzione Piccolo Teatro Di Milano – Teatro d’Europa e stabilemobile

In collaborazione con Associazione Giovanni Testori

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