Teatro Menotti, Via Ciro Menotti, Milano, MI, Italia
Alle 6.39 di un giovedì mattina del 1999 Clara aveva già trascorso 18.142 ore e ascoltato 520 storiellette dagli intrecci pressoché ripetitivi, inventate dal padre per trascorre il tempo sulla trafficatissima via Nomentana, quando la grigio pollution Renault 19 decide di fermarsi e non ripartire. Scappo o resto? is not the question per Clara già lontana dal veicolo e dal padre inconsapevole-colpevole.
Sotto l’ombra dei famosi pini di Roma che costeggiano la strada, si imbatte in tutti i figli del traffico, tutti quelli che si svegliano sempre un’ora prima per fottere segretamente chi arriva in tempo, sono i mediocri o i miserabili, che l’accompagneranno o ostacoleranno nella sua corsa verso la verità. Ma un incidente non le consentirà più di andare avanti e la metterà di fronte alla storia più tragica e più dolorosa della sua vita, un fratello dimenticato su quella strada, morto anni prima. Via Nomentana, è un romanzo di formazione sullo sfondo mitico delle strade di Roma e su quello storico degli anni 90, della sua musica e dei suoi corruttori, sotto la stella e le speranze di un nuovo millennio in arrivo e la catastrofe che invece ci avrebbe consegnato.
Clara ha 9 anni anche se non sembra. In un gioco continuo fra persona-personaggio-attore, è una discesa agl’inferi quella di Clara, Orfeo femminista alla ricerca della sua Euridice, che altro non è se non la sua consapevolezza. Al centro della scena non un semplice veicolo ma forse una macchina del tempo, o una macchina della verità, laddove il ricordare al pari del ricercare offrono il vettore per il più arduo dei viaggi, quello dentro noi stessi, con le nostre ferite, sensi di colpa, negazioni.
Inventare storie, narrare e narrarsi sarà per Clara il carburante della sua ricerca. Per quello sciocco antico bisogno umano di vedere e di vedersi. Intorno al fuoco, in un salotto, in un cortile, su uno schermo al cinema o su un telefonino, in un teatro.
Chiara Tomei, classe ’89. Si diploma nel 2015 alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi. Lavora come attrice in teatro per il Teatro Binario 7 di Monza nelle produzioni “Uno che conoscevo” e “Come sono diventato stupido”. Per il Teatro Menotti di Milano lavora nelle produzioni “Ticket to ride” e nella rassegna “Fragili come la terra” dirette da E. Russo. Sotto la direzione artistica di G. Solari nei progetti internazionali “Metropolis (2017)” e “Bussole Rotte” (2016). Lavora con la compagnia di Paolo Rossi dal 2018 nelle produzioni Il “Re anarchico e i Fuorilegge di Versailles” e “Microteatro on the road”. Nella produzione “Ana contro la muerte” testo e regia di G.Calderon prodotta da Ert. Debutta come autrice con il monologo scritto e interpretato “In-cinta, storia di una forza gravitazionale.” (finalista del premio Tangram Teatro di Torino). Dal 2019 è fondatrice e autrice del collettivo Talia’ s Machine, con il quale vincono il premio Scintille e La giovane scena delle donne con il testo “Hot- chiamate in attesa.”
Durata: 60 minuti
Teatro Menotti, Via Ciro Menotti, Milano, MI, Italia
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