Piccolo Teatro Strehler, Largo Greppi, Milano, MI, Italia
Lo spettacolo è senza testo e presenta scene di nudo
Una favola, o meglio, una storia visuale senza dialoghi, un’epopea esclusivamente per gli occhi: è così che può essere definita The Sheep Song. Protagonista dello spettacolo è una pecora. Se, nella favola classicamente intesa, l’animale simboleggia l’essere umano, qui la persona è presa a modello dall’animale. È la storia di una pecora che diventa uomo, perdendo l’innocenza, abbandonando il proprio gregge e l’ambiente a lei familiare, per diventare “pecora smarrita”: ma nessun pastore andrà a cercarla. Nietzsche descrive l’uomo come una corda tesa tra la bestia e l’angelo, sospesa sull’abisso. È la sintesi della nostra tragedia: mai “a casa”, sempre in movimento, mai in armonia con noi stessi. La pecora non riesce a ottenere nulla più di una condizione per metà umana e per metà animale: la sua ricerca di umanità si trasforma in un calvario, pieno di sofferenza, esclusione, umiliazione e dolore.
Di FC Bergman: Stef Aerts, Joé Agemans, Thomas Verstraeten, Marie Vinck
Luci Ken Hioco
Suoni Senjan Janssen
Costumi Joëlle Meerbergen
Produzione FC Bergman, Toneelhuis
Coproduzione Holland Festival, Les Théâtres de la Ville de Luxembourg, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
Durata: 90′
Piccolo Teatro Strehler, Largo Greppi, Milano, MI, Italia
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