Connie, una portoricana di New York che vive una vita da emarginata viene etichettata come ” malata di mente” e rinchiusa in manicomio. Connie è però sintonizzata sul futuro; è in grado di comunicare con l’anno 2137 o forse solo di sognarlo, di immaginarlo vividamente come proiezione del presente. Momo e Rojo immersi in uno spazio indefinito e surreale, nel bel mezzo di un trasloco, si pongono domande su Connie e con un indefinito e disperato ottimismo proiettano il loro presente dentro la storia stessa. Dapprima con cautela, poi sempre con più convinzione, incollano frammenti di vissuto, uno sopra l’altro, come manifesti sovrapposti che in una sorta di “Decollage”, ogni volta che se ne strappa un pezzetto si svela ancora un altro frammento, parziale, oscuro, nascosto, che li angoscia o li rende irragionevolmente euforici, mentre li spinge verso una Apocalisse esistenziale, verso la follia utopica che li trascina in un vortice emotivo tra presente e possibilità di futuro, che li fagocita totalmente e li consegna allo sfacelo del dubbio. Pensiamo che forse per conquistarsi il futuro, bisogna prima sognarlo.
Scenografia Caterina Belloni
Foto di scena Laura Beretta
In scena presso ArgommTeatro, Via Bianchi D’Espinosa angolo Graziano Imperatore 40 – 20162 Milano
Ore 21,00
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