Al pubblico è richiesto di ascoltare la performance attraverso le cuffie fornite la sera stessa
Lo spettacolo è in inglese, con sovratitoli in italiano
Sinossi
L’appartamento di Parigi nel quale vissero Samuel Beckett e la compagna Suzanne durante la Seconda guerra mondiale è l’ambientazione che accoglie l’opera di Dead Centre, Beckett’s Room. I personaggi sono assenti dalla scena: lo spettatore ne segue le storie attraverso le voci e i movimenti “miracolosi” degli oggetti sul palco. Uno spettacolo che ci racconta non solo il ruolo dei due protagonisti nella Resistenza francese, ma ci parla anche di tutte quelle esistenze anonime che, in Europa, furono colpite dal conflitto.
Beckett’s Room racconta la storia dell’appartamento che a Parigi accolse il famoso scrittore e drammaturgo irlandese Samuel Beckett e la compagna Suzanne Dechevaux-Dumesnil durante la Seconda guerra mondiale. L’opera indaga la vita di Samuel e Suzanne nel contesto della Resistenza francese, mettendo in discussione il prezzo della libertà artistica in tempi di censura, e cosa significasse opporsi a un regime totalitario. Ci parla anche di tutte le altre vite senza nome che, in Europa, sono state colpite dal conflitto. Uno spettacolo senza interpreti, che stimola il pubblico a impiegare l’immaginazione mentre ascolta le voci dei protagonisti nelle cuffie e ne vede svolgersi le storie attraverso il movimento “miracoloso” degli oggetti sul palco: si sentono parole, passi, risate, i tasti del pianoforte suonare, una tazza di caffè viene sollevata, un libro viene aperto mentre l’assenza fisica dei personaggi ci induce a concentrarci attentamente sulle loro storie e sul mondo che cambia. Bush Mouzarkel, co-direttore artistico di Dead Centre, ha dichiarato: «L’espediente di raccontare una storia teatrale coinvolgente ed emozionante a un pubblico che può sentire le voci disincarnate di personaggi non visibili è un’interpretazione che ci piace pensare avrebbe divertito lo stesso Samuel Beckett».
Altre informazioni
Drammaturgia Nicholas Johnson
Traduzione e assistenza alla regia Peter Krauch & Céline Thobois
Voci Viviane de Muynck, Valentijn Dhaenens, Christoph Gawenda, Brian Gleeson, Moritz Gottwald, Barbara Probst, Laurence Roothooft
Scenografia Andrew Clancy
Creazione marionette Eugenia Genunchi, Ciarán Bonner, Jason Lambert
Marionettisti Eugenia Genunchi, Miriam Needham, Neasa Ní Chuanaigh, Cillian O Donnachadha
Luci Stephen Dodd
Video José Miguel Jiménez
Suoni e musiche Kevin Gleeson
Costumi Saileóg O’Halloran
Sovratitoli in italiano a cura di Prescott Studio
Foto Kyle Tunney
Produzione Dead Centre
Coproduzione Gate Theatre, Dublino
Durata: 75’
4 risposte
Straordinario. L’originale espediente registico, che lascia a bocca aperta, non è mai pretestuoso, ma anzi essenziale a rendere così coinvolgente ed emozionante il racconto.
Straordinario. L’originale espediente registico, che lascia a bocca aperta, non è mai pretestuoso, ma anzi essenziale a rendere così coinvolgente ed emozionante il racconto.
Straordinariamente emozionante.
Straordinariamente emozionante.