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Alta Luce Teatro, Alzaia Naviglio Grande, Milano, MI, Italia

Alfonsina con la A – L’incredibile storia di Alfonsina Strada

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Il 10 maggio del 1924, con il numero 72, Alfonsina Strada prende parte al Giro d’Italia, unica corridora in gara. Mai nessuna prima di lei e mai più nessuna dopo di lei. A tre giorni dalla partenza il suo nome compare sulla Gazzetta dello Sport come “Alfonsino Strada di Milano”, non si sa se la “a” mancante sia dovuta a un errore o a una precisa volontà.
La storia di Alfonsina Strada nata Morini, detta ‘Fonsina’, anche se oggi poco conosciuta, è una storia appassionante, poetica e struggente. E’ la storia di una donna che per tutta la vita non ha desiderato altro che pedalare e non scendere mai dalla sua bicicletta, sperando così di fuggire lontano dalla miseria delle sue origini e di superare quel limite che la società, la cultura dell’epoca e il suo essere femmina volevano imporle. Con la bicicletta Alfonsina ha imparato la disubbidienza, ha imparato a sfidare i maschi ma sui pedali mai con le mani, senza arrendersi mai. Era ‘il diavolo in gonnella’, le urlavano ‘matta’, ‘vacca’, ‘logia’, ‘non ce la farai’ ma Alfonsina sapeva bene che così facendo non parlavano di lei ma stavano solo mostrando i propri limiti. Non si sognavano minimamente di arrivare là dove lei era già arrivata da un pezzo. “Che se gli esseri umani sono addirittura arrivati sulla luna – diceva – io davvero non posso andare in bicicletta?”
La storia di una donna incredibile, femminista senza saperlo, generosa, visionaria che ha aperto un varco per l’emancipazione sportiva – e sociale – delle donne, di tante donne che sono venute dopo di lei guidate dal suo esempio e dalla sua tenacia. Dalla sua ‘tigna’ come lei stessa la definiva.

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