Sinossi
Simona Migliori si confronta, attraverso la storia di Italia Donati, maestra ventenne, vissuta a fine Ottocento in un piccolo paese della Toscana, con le vessazioni, i pregiudizi e le persecuzioni di cui ieri come oggi le donne sono vittime.Italia Donati, nata da una famiglia povera di contadini, desiderava solo diventare un’insegnante. Per poterlo fare aveva studiato privatamente e superato l’esame di stato. Al tempo i disagi a cui andavano incontro le maestre erano enormi: classi di cinquanta e più bambini dai sei ai quattordici anni, mancanza di pulizia e servizi igienici, famiglie restie a sottrarre i figli alla campagna per mandarli a scuola. Inoltre, le donne istruite non venivano viste di buon occhio e quindi erano spesso oggetto di maldicenze. Maldicenze che spesso si trasformavano in persecuzioni e calunnie. Atti di violenza che potevano condurre a gesti estremi.
Ed è ciò che accadde a Italia Donati…
Simona Migliori diventa di volta in volta Italia Donati e contemporaneamente i suoi carnefici, coinvolgendo il pubblico in una riflessione sulla leggerezza con cui a volte si interagisce con gli altri esseri umani dimenticando la loro umanità, e la continua oggettificazione del corpo femminile, costantemente presente nella nostra società, secolo dopo secolo.