Sinossi
Sarebbe uno “spettacolo di stand up comedy di un uomo di sinistra”. Ma mi fa sentire a disagio definirlo così. Anche se io di fatto faccio stand up dal 96 e sono di sinistra da molto prima. Ma: la stand up in Italia vuole essere contrapposta proprio ai comici della mia generazione, quindi al limite potrei definirlo di spettacolo di stand up “giovanile”, ma sarei ancora più a disagio. In più essere di sinistra oggi in Italia è forse più disagiante che essere “giovanile”. Per cui diciamo che è uno spettacolo sul disagio. Personale. E autoreferenziale. Beh… forse si capiva già dal titolo.Ecco lo spettacolo parla proprio di questo, del fatto che io ho molti disagi, in molte situazioni. A volte addirittura anche dal fruttivendolo vado in paranoia, così compro cose a caso, compulsivamente solo per placare l’ansia. E poi esco dal negozio dopo aver speso 48 euro, con sacchetti pieni di frutta e verdura che so già che non mangerò mai e che marciranno in casa. Per cui li butto direttamente nel cassonetto dell’umido, oppure li regalo ad amici. E questo non fa altro che portarmi altro disagio. Capite come è difficile vivere?
Un collage, un patchwork un insieme di frammenti di vita quotidiana, episodi e situazioni analizzate, viste e raccontate con un filtro auto ironico e comico. Un’analisi delle piccole patologie che ci accompagnano nella vita di tutti i giorni piena di cambiamenti repentini e di contraddizioni.
Walter Leonardi si mette a nudo di fronte al pubblico che spesso si riconosce nei racconti che lui fa e ridendo ne trae una specie di catarsi per poco più di un’ora. In pratica è come andare in analisi, ma ridi e costa meno.
Altre informazioni
Presso Castello SforzescoCortile delle Armi