e

Libertà obbligatoria

12

Maggio

Sinossi

Questo raccontavano Giorgio Gaber e Sandro Luporini e forse bisognava ascoltarli un po’ più attentamente senza pregiudizi, settarismi o massimalismi. L’America, le nuove mode (Si può), la falsa e incompiuta Democrazia (Le Elezioni), la lotta resistente (I Reduci), solo per citare alcune delle suggestioni portanti di quello che viene definito lo spettacolo (e il disco) ponte verso il definitivo distacco dalla “nuova” ideologia corrotta dai mass media e dal sogno americano che ancora resiste, nonostante tutto, e l’altrettanto definitiva consacrazione del teatro canzone del grande Signor G.
Riproporre Libertà obbligatoria a 45 anni di distanza e nel ventennale della scomparsa di Giorgio Gaber, significa provare a restituire almeno in parte la sua immensa lezione di arte e di vita.
In scena, tra gli altri interpreti, i virtuosi e visionari musicisti della Musica da ripostiglio, la voce eclettica e straordinaria di Andrea Mirò.

Altre informazioni

Scene Federico Biancalani
Costumi Pamela Aicardi
Luci Andrea Violato
Produzione Tieffe Teatro Milano 
In collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber

Durata 80 minuti senza intervallo
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