Sinossi
Una compagnia di teatro che decide di mettere in scena “Il Capitale” di Karl Marx. Lo decide perché, dopo la fine del primo lockdown, sente la necessità di mettersi in ascolto di chi, nella fase immediatamente successiva, avrebbe perso il posto di lavoro. Nicola ed Enrico decidono così di girare l’Italia alla ricerca di quei luoghi in cui le pagine di Marx diventano persone, luoghi, accadimenti. Un giorno finiscono in una fabbrica, la GKN di Campi Bisenzio, che ha appena chiuso. In un mattino dell’estate 2021, il 9 luglio per la precisione, i 422 operai che ci lavorano ricevono una mail: non devono tornare al lavoro il giorno dopo: sono licenziati. Da quel giorno gli operai occupano la fabbrica. I primi giorni dell’autunno la compagnia entra per la prima volta alla GKN. Gli operai li invitano a mangiare il cinghiale con loro. Da quel giorno loro dormono lì, dentro la fabbrica occupata, su delle brandine. Nel frattempo Nicola ed Enrico intervistano centinaia di operai, partecipano a picchetti, assemblee, manifestazioni, ascoltano, osservano, cercando di volta in volta di tornare alle pagine di Marx per tentare di instaurare un dialogo creativo tra “Il Capitale” e quello che succede al presidio, tra un classico della letteratura filosofica ed economica e un gruppo di esseri umani in carne ed ossa. Poi la loro attenzione si concentra su tre persone in particolare: Iorio, manutentore, Felice, operaio addetto al montaggio e Tiziana, operaia addetta alle pulizie, che invitano in teatro con loro per fare insieme uno spettacolo. Comincia così la creazione de Il Capitale, uno spettacolo che racconta cosa significa trascorrere vent’anni in fabbrica a fare dei pezzi, delle differenze tra chi lo ha fatto e chi non lo ha fatto mai, dell’estrazione di plusvalore, della chiusura di una fabbrica tra tante, di cosa succede quando un gruppo di operai decide di tentare di fare la storia, di come per qualche tempo le logiche del Capitale vengano estromesse da un perimetro di spazio, quello di uno stabilimento industriale occupato. Di come il Capitale, prima o poi torni a presentare il conto. Il Capitale è anche la storia dell’incontro tra una compagnia di teatro e un gruppo di operai metalmeccanici nell’autunno del Capitale. Il Capitale è soprattutto uno spettacolo sul tempo, sul suo scorrere, su chi lo possiede, su chi lo vende, lo acquista, lo libera.Altre informazioni
Spettacolo inserito nel programma della stagione 2023 “10” di ZONA K.Con la partecipazione di Dario Salvetti
Luci e spazio scenico Vincent Longuemare
Sound design Alberto Bebo Guidetti
Video e documentazione Chiara Caliò
Consulenza tecnico-scientifica su “Il Capitale” di Karl Marx Giovanni Zanotti
Assistente alla regia Roberta Gabriele
Macchinista Andrea Bovaia
Tecnico luci e video Giuseppe Tomasi
Fonico Francesco Vacca
Elementi scenici realizzati nel Laboratorio di ERT produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
Foto Luca Del Pia
Si ringraziano Stefano Breda e Cantiere Camilo Cienfuegos di Campi Bisenzio
Durata 100 minuti