Teatro Trebbo
Date disponibili
12 ottobre 2022
Conferenza Danzata
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Maurice Béjart, marsigliese, uomo di cultura onnivoro, coreografo-divo di fama planetaria, eternizzata nel Boléro, una hit in scena, da Patrick Dupond a Roberto Bolle, da Maya Plisetskaya a Carla Fracci, e al cinema, con Jorge Donn-Nureyev in Les uns et les autres di Claude Lelouch (1981), apre la via al concetto di compagnia neoclassica d’autore.
Jiry Kylián, ceco, per decenni identificato con il Nederlands Dans Theatre, si è imposto nel mondo con il suo tocco fluido e sensuale, firmando un portfolio in progress di lavori trasmissibili ai corpi di ballo dei grandi teatri e ai danzatori di oggi, sensibili a differenti stili e idiomi.
William Forsythe, americano, ideologo del corpo postclassico, creatore di danze per il palcoscenico, sperimentali o di repertorio, di oggetti coreografici, di installazioni, di video, décor e musica, ha saputo decostruire il linguaggio accademico e condividere con i ballerini i processi di ideazione di una danza incisiva, per il corpo e per la mente.
Informazioni
Tra le novità di questa edizione il primo ciclo di Conferenze-Danzate tenute da esperti del settore con la presenza di quattro performer d’eccezione, gli scaligeri Stefania Ballone e Matteo Gavazzi accompagnati dai giovani Linda Giubelli e Alessandro Paoloni. Un viaggio attraverso le diverse tecniche, estetiche e poetiche, con parole e documenti video, pensato per tutti coloro che vogliono scoprire più da vicino Il patrimonio storico e culturale della danza e giocando, provare anche a interpretarlo.Maurice Béjart, marsigliese, uomo di cultura onnivoro, coreografo-divo di fama planetaria, eternizzata nel Boléro, una hit in scena, da Patrick Dupond a Roberto Bolle, da Maya Plisetskaya a Carla Fracci, e al cinema, con Jorge Donn-Nureyev in Les uns et les autres di Claude Lelouch (1981), apre la via al concetto di compagnia neoclassica d’autore.
Jiry Kylián, ceco, per decenni identificato con il Nederlands Dans Theatre, si è imposto nel mondo con il suo tocco fluido e sensuale, firmando un portfolio in progress di lavori trasmissibili ai corpi di ballo dei grandi teatri e ai danzatori di oggi, sensibili a differenti stili e idiomi.
William Forsythe, americano, ideologo del corpo postclassico, creatore di danze per il palcoscenico, sperimentali o di repertorio, di oggetti coreografici, di installazioni, di video, décor e musica, ha saputo decostruire il linguaggio accademico e condividere con i ballerini i processi di ideazione di una danza incisiva, per il corpo e per la mente.
Elisa Guzzo Vaccarino
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