Teatro Menotti
Regia di
Date disponibili
13 dicembre 202214 dicembre 2022
15 dicembre 2022
16 dicembre 2022
17 dicembre 2022
20 dicembre 2022
21 dicembre 2022
22 dicembre 2022
23 dicembre 2022
27 dicembre 2022
28 dicembre 2022
29 dicembre 2022
30 dicembre 2022
Sinossi
Sono passati quasi 50 anni, sono tanti. Stupisce e rincuora il fatto che Gaber sia riuscito ad anticipare i tempi. A scrivere la storia prim’ancora che questa fosse presente: terribilmente d’attualità, del resto lui era capace di raccontare la realtà come pochi al mondo, ma – allo stesso tempo – di andare oltre. In Far finta di essere sani tutto questo è ancora più evidente seguendo il filo rosso di canzoni e monologhi dalla tematica certa e forte e ci piace molto l’idea e la possibilità di raccontarlo oggi.L’ironia si fa più dominante e a volte anche un po’ più aggressiva. Il tema che già trapelava negli spettacoli precedenti è quasi esclusivamente quello dell’“interezza”.
Pare che l’uomo attraversi una fase un po’ schizoide dove a volte il proprio corpo è assai distante da certi slanci ideali. L’analisi, anche se alleggerita dall’ironia, può sembrare pessimistica ma suggerisce la possibilità di abbracciare le più grosse realtà sociali partendo da se stessi.
Gaber/Luporini sottolineano una certa incapacità di far convergere gli ideali con il vivere quotidiano, il personale con il politico. Il “signor G” vive, nello stesso momento, la voglia di essere una cosa e l’impossibilità di esserla. É forte, molto forte lo slancio utopistico.
Altre informazioni
Produzione Tieffe Teatro MilanoIn collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber
Adattamento Emilio Russo
Costumi Pamela Aicardi
Luci Andrea Violato
nottenotte
Veramente meraviglioso.
Cristina
Una bellissima serata: intenso il film di Gioele Dix, straordinariamente bravi Andrea Miró, Enrico Ballardini e Musica da Ripostiglio. Uno spettacolo emozionante che offre di Gaber una rilettura originale, ma senza tradirlo.
alberto.massimino
Uno spettacolo così bello e ben curato che non si può davvero perdere, specie se ci si sente Milanesi fino al midollo.
Stendhapp
Spettacolo senza tempo, una rilettura delicata e rispettosa. Bravissimi tutti.