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Depois do silêncio

08

Gennaio

Sinossi

Dopo Entre chien et loup – presentato al Piccolo nel maggio 2022 in occasione del festival Presente indicativo: per Giorgio Strehler (paesaggi teatrali) –, che indagava le meccaniche dal fascismo partendo dal film Dogville di Lars von Trier, e Before the sky falls, che puntava il dito contro la mascolinità tossica e il potere politico del patriarcato muovendo dallo shakespeariano Macbeth, Christiane Jatahy arriva alla conclusione della sua Trilogia degli orrori.
Depois do silêncio porta in scena il fitto legame che unisce razzismo e capitalismo. Dall’età della tratta degli schiavi alle politiche messe in atto da personalità come Jair Bolsonaro poco sembra essere cambiato: c’è chi possiede terreni, libertà e identità. E poi c’è chi non possiede nulla.
Partendo dal romanzo Torto Arado (Aratro ritorto) di Itamar Vieira Junior – che racconta le battaglie di tre donne nello stato di Bahia – e dal documentario di Eduardo Coutinho Cabra marcado para morrer (Un uomo segnato dalla morte) dedicato all’omicidio del leader di un sindacato rurale, lo spettacolo connette il passato al presente, nella speranza di sgombrare il campo per un nuovo, e migliore, futuro.
Secondo la regista, Leone d’oro alla carriera all’ultima Biennale di Venezia, è necessario cambiare prospettiva riguardo al tema dell’ingiustizia sociale in Brasile e raccontarlo «dal punto di vista delle persone che erano – e tuttora sono – massacrate da un sistema capitalista che persiste ancora oggi. Si tratta di affrontare il problema di terreni e territori lasciando parlare chi ha scritto e continua a scrivere, ogni giorno, questa storia con il proprio corpo, il proprio sangue, la propria voce. I neri e gli indigeni».

Altre informazioni

Dal romanzo Torto Arado di Itamar Vieira Junior, pubblicato da LeYa
Collaborazione artistica, scene e luci Thomas Walgrave
Foto e video Pedro Faerstein
Musica originale Vitor Araujo e Aduni Guedes
Sound design e mixing Pedro Vituri
Costumi Preta Marques
Collaborazione al testo Gal Pereira, Juliana França, Lian Gaia
E Tatiana Salem
Interlocuzione Ana Maria Gonçalves
Con la partecipazione, nel film, dei residenti delle comunità di Remanso e Iúna – Chapada Dimantina/Bahia/Brasile
Sono presenti riferimenti e immagini da Cabra marcado para morrer di Eduardo Coutinho, produzione Mapa Filmes
Produzione Cia Vertice - Axis productions
Coproduzione Schauspielhaus Zürich, CENTQUATRE-Paris, Odéon-Théâtre de l’Europe – Parigi, Wiener Festwochen, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, ArtsEmerson – Boston, Riksteatern – Svezia, Théâtre Dijon-Bourgogne CDN, Théâtre National Wallonie- Bruxelles, Théâtre Populaire Romand – Centre neuchâtelois des arts vivants La Chaux-de-fonds, DeSingel – Anversa, Künstlerhaus Mousonturm – Francoforte, Temporada Alta – Festival de tardor de Catalunya, Centro Dramático Nacional – Madrid
Christiane Jatahy è artista associata a CENTQUATRE-Paris, Odéon-Théâtre de l’Europe, Schauspielhaus Zürich, ArtsEmerson Boston e Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
Cia Vertice è supportato dalla Direction régionale des affaires culturelles Île-de-France - Ministère de la Culture France

Spettacolo in lingua portoghese con sovratitoli in italiano

Durata: 110 minuti senza intervallo
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