Sinossi
Una Donna sui cinquant’anni dallo spirito graffiante, racconta di un cambiamento incombente.Ha avuto una vita piena, con la testa sempre impegnata a organizzare, a programmare, ad acchiappare il bello e il brutto che l’esistenza le ha riservato, presa da questo vortice non si è accorta che il tempo è volato.
Ed ecco che improvvisamente bussa alla porta lei: la menopausa.
Termine che la Donna non riesce neanche a pronunciare perché rifiuta ciò che le sta accadendo. Quella parola lì sembrava facesse parte della storia delle nostre mamme, zie, nonne e invece arriva il momento in cui non c’è scampo. Lei, compare insieme a una serie di disturbi, fastidi, insieme a tanti non detti, insieme alle solite leggende e alle frasi fatte.
Quando la Donna involontariamente emette la parola tanto temuta è così felice che addirittura la mette in musica, la canta, per poi chiedersi subito dopo “E adesso?”.
Buio.
Ritroviamo la stessa Donna sui sessant’anni; ha una consapevolezza diversa, è molto meno inquieta. È sempre disincantata riguardo alla bellezza dell’età che avanza e reagisce all’inevitabile cambiamento esercitando l’ironia, uno dei pochi rimedi omeopatici veramente efficaci.
Inizia a prendersi cura di sé in vista degli anni che verranno, vuole mantenersi al meglio. Esplora la sua nuova maturità lasciandosi andare a una folle passione. Si perde in cose che fino a qualche tempo prima le avrebbero procurato solo dei sensi di colpa.
Finalmente si ama un po’ di più e con un senso di libertà che prima non conosceva ha imparato a rallentare, a cambiare ritmo, a smettere di correre, concedendosi almeno una pausa.
Altre informazioni
Progetto grafico e fotografia Sergio BertaniProduzione Teatro de Gli Incamminati – in collaborazione con Spericolata Quinta