Lo spettacolo è in persiano, con sovratitoli in italiano e inglese.
La commedia della regista iraniana Parnia Shams, trasportando sul palcoscenico la corruzione del sistema educativo del suo Paese, ne mette in discussione la struttura, facendo di una classe scolastica il simbolo della società posta sotto un latente ma costante controllo: una denuncia di un’autorità invisibile capace di inibire la creatività e le relazioni, fino a intromettersi nelle scelte private degli individui. La storia si sviluppa intorno a una classe di una scuola femminile (in Iran il sistema scolastico, infatti, è separato per sesso, dalla prima elementare fino all’università). Mahoor, una ragazza di 16 anni appena trasferitasi a Teheran a metà del semestre, entra in questa nuova scuola e stringe una profonda e intima amicizia con la migliore studentessa della classe. La relazione tra le due darà vita a una resistenza e ribellione all’esercizio del potere tessendo le fila di una storia che è al tempo stesso quotidiana ed eccezionale. L’autrice realizza davanti agli occhi del pubblico un affresco assolutamente realista ma al tempo stesso magico, che ci ricorda il valore della scuola non solo come luogo di apprendimento di nozioni ma, soprattutto, come luogo di collaborazione e solidarietà.
Scenografia Pourya Akhavan, Mohsen Banihashemi
Luci Alireza Miranjom
Costumi Pegah Shams
Assistente alla regia Mahmood Khodaverdi
Assistente alla produzione Atabak Mehrad
Design grafico Mohammad Mosavat
Foto Mehdi Ashna
Testo italiano dei sovratitoli a cura di Prescott Studio
Produzione NH Theatre Agency
In collaborazione con Kunstenfestivaldesarts
Durata: 60’
Sinossi
Siamo sempre consapevoli di ciò che ci viene imposto? Lo spettacolo di Parnia Shams mette in discussione la struttura del sistema educativo iraniano e, più ampiamente, della società, raccontando come l’autorità invisibile ma costantemente influente determini l’agire degli individui in ogni aspetto della loro vita, pubblica e privata. Una classe di studentesse diviene simbolo delle esperienze che spesso molte ragazze affrontano durante gli anni più fragili della loro giovinezza.La commedia della regista iraniana Parnia Shams, trasportando sul palcoscenico la corruzione del sistema educativo del suo Paese, ne mette in discussione la struttura, facendo di una classe scolastica il simbolo della società posta sotto un latente ma costante controllo: una denuncia di un’autorità invisibile capace di inibire la creatività e le relazioni, fino a intromettersi nelle scelte private degli individui. La storia si sviluppa intorno a una classe di una scuola femminile (in Iran il sistema scolastico, infatti, è separato per sesso, dalla prima elementare fino all’università). Mahoor, una ragazza di 16 anni appena trasferitasi a Teheran a metà del semestre, entra in questa nuova scuola e stringe una profonda e intima amicizia con la migliore studentessa della classe. La relazione tra le due darà vita a una resistenza e ribellione all’esercizio del potere tessendo le fila di una storia che è al tempo stesso quotidiana ed eccezionale. L’autrice realizza davanti agli occhi del pubblico un affresco assolutamente realista ma al tempo stesso magico, che ci ricorda il valore della scuola non solo come luogo di apprendimento di nozioni ma, soprattutto, come luogo di collaborazione e solidarietà.
Altre informazioni
Drammaturgia Shahab RahmaniScenografia Pourya Akhavan, Mohsen Banihashemi
Luci Alireza Miranjom
Costumi Pegah Shams
Assistente alla regia Mahmood Khodaverdi
Assistente alla produzione Atabak Mehrad
Design grafico Mohammad Mosavat
Foto Mehdi Ashna
Testo italiano dei sovratitoli a cura di Prescott Studio
Produzione NH Theatre Agency
In collaborazione con Kunstenfestivaldesarts
Durata: 60’